Una vita in viaggio: muovermi e stare in mezzo alla gente è nel mio sangue. Prima il vecchio emporio di mio nonno, poi la ditta di trasporti di mio padre che ha messo in collegamento dal dopoguerra la montagna, Teramo, l’Aquila e il mare. Tante le storie che si sono intrecciate tra pacchi, posta, viveri, corse, tanti i momenti vissuti in prima persona.
Ogni report, documentario, inchiesta od articolo che ho realizzato è stato un modo per cercare di capire e condividere con gli altri quegli intrecci di cui è fatta la nostra realtà, con l’obiettivo di capire meglio noi stessi e il mondo.
Oggi vivo a Roma dopo tanti anni di girovagare in Europa e nel mondo tra la Cina, Stati Uniti, l’Australia, la Germania o la Bosnia. Sempre alla ricerca di qualcosa, sempre in viaggio (e pensare dovevo fare il medico, che sempre un viaggio è, ma nel corpo umano).
Ho attraversato i settori della Cooperazione (guerra nei Balcani, Russia e Palestina), del marketing, dello sviluppo territoriale e della formazione sino ad arrivare, negli ultimi 15 anni, a lavorare quasi esclusivamente nel campo giornalistico e televisivo.
Dei miei avi mi è rimasta quella ricerca sempre di altro, quella curiosità che è il motore di ogni cosa che faccio, una nuova trasmissione, l’insegnamento in aula o un nuovo documentario. Di loro, mi è rimasta la capacità dell’ascolto e la volontà di raccontare tutto quello che mi succede.
Rimane l’insegnamento di mio nonno e mio padre a “guardare avanti sempre” e pensare che intorno a noi ci sono persone e non cose, che ogni giorno va vissuto per intero perché domani potremmo non esserci, di non perdere nessuna sensazione che ci passa accanto pensando che tanto la rincontreremo.
La Mia Poesia
Se – di Rudyard Kipling
Se riuscirai a non perdere la testa quando tutti
la perdono intorno a te, dandone a te la colpa;
se riuscirai ad aver fede in te quando tutti dubitano,
e mettendo in conto anche il loro dubitare;
se riuscirai ad attendere senza stancarti nell'attesa,
se, calunniato, non perderai tempo con le calunnie,
o se, odiato, non ti farai prendere dall'odio,
senza apparir però troppo buono o troppo saggio;
se riuscirai a sognare senza che il sogno sia il padrone;
se riuscirai a pensare senza che pensare sia il tuo scopo,
se riuscirai ad affrontare il successo e l'insuccesso
trattando quei due impostori allo stesso modo
se riuscirai ad ascoltare la verità da espressa
distorta da furfanti per intrappolarvi gli ingenui,
o a veder crollare le cose per cui dai la tua vita
e a chinarti per rimetterle insieme con mezzi di ripiego;
se riuscirai ad ammucchiare tutte le tue vincite
e a giocartele in un sol colpo a testa-e-croce,
a perdere e a ricominciar tutto daccapo,
senza mai fiatare e dir nulla delle perdite;
se riuscirai a costringere cuore, nervi e muscoli,
benché sfiniti da un pezzo, a servire ai tuoi scopi,
e a tener duro quando niente più resta in tet
ranne la volontà che ingiunge: "tieni duro!";
se riuscirai a parlare alle folle serbando le tue virtù,
o a passeggiar coi Re e non perdere il tuo fare ordinario;
se né i nemici o i cari amici riusciranno a colpirti,
se tutti contano per te, ma nessuno mai troppo;
se riuscirai a riempire l'attimo inesorabile
e a dar valore ad ognuno dei suoi sessanta secondi,
il mondo sarà tuo allora, con quanto contiene,
e - quel che è più, tu sarai un Uomo, ragazzo mio!