Si arriva costeggiando il mare da Maratea a Paola e poi si risale l’appennino lo si scavalla e si fa verso il Pollino. Altomonte è lì su un cucuzzolo dove si vede il mar Jonio e le nevi delle montagne.L’aria è mite, la giornata di sole da a tutto una luce diversa.
Poco più di 4000 anime, che d’estate diventano molte di più. Tornano i migranti, arrivano i turisti attratti dalle varie iniziative. Ma Altomonte è un via vai di persone anche durante l’anno. Altomonte è un percorso dell’anima attraverso i mosaici del maestro albanese Josif, attraverso i peperoni cruschi di Patrizia ( e il suo mitico gelato alle nocciole).Attraverso la musica che a settembre avvolge il paese sulle note del jazz.
Qui vive anche un personaggio che sembra uscito da uno dei tanti libri, per bambini, che ha editato: Josh Gaspero. Italo americano, vive a New York ed ha attraversato il mondo con i suoi libri (dai Pokemon a Barbie e a tutti gli eroi della Walt Disney).Poi un giorno il suo ristoratore,a Manhattan, gli parla di Altomonte.Gli fa vedere le foto e Josh, che in Italia è venuto per 35 anni ma sie è fermato a Bologna Roma Venezia, decide di scendere al sud. Vede Altomonte, ne conosce gli abitanti e si innamora. Acquista una casa, la ristruttura, la fa diventare la casa dei suoi ricordi. 29 stanze tutte diverse tra loro che raccontano la sua vita, i suoi viaggi, i suoi amici. Apre una biblioteca per bambini con circa 15mila volumi in lingue diverse. Una biblioteca dove i bambini di Altomonte possono imparare, gratuitamente, inglese-francese-spagnolo e tedesco.
Nella sua Altomonte porta i suoi amici americani, e non solo che rimangono incantati dal luogo,dal silenzio, dalla tranquillità, dall’ospitalità.
Un mondo al di fuori delle grandi vie di comunicazione, affascinante per questo e costruito sullo scambio di culture,sapori, conoscenze.
Patrizia, chef per passione e per amore, arriva da Ferrara e nonostante i suoi 38 anni passati qui il suo accento emiliano non è mai andato via. Da lei puoi gustare solo prodotti di stagione e quindi orafave,formaggi,salsicce….melanzane…carciofini….una frittata speciale ….e non si può raccontare tutto, bisogna assaggiare!
Josif è andato via da Tirana nel 1990 perché in uno stato ateo non poteva disegnare e realizzare icone e adesso lo hanno chiamato a decorare la nuova cattedrale ortodossa della capitale albanese. Ti regala raki, la grappa albanese, e ti saluta con un “mirupascim” (arrivederci)che ti rimane dentro per un bel po’…..
La cattedrale ti guarda maestosa dai suoi gradini e Tommaso Campanella, il filosofo che qui dimorò, ti guarda, dal centro della piazza, da sotto il suo cappuccio da domenicano.