Siculiana aveva colpito Alberto Moravia, rimasto affascinato dai suoi tetti. Ma per molti è nota per le cronache relative alle infiltrazioni mafiose. Per le “famiglie” che avevano i loro affari all’estero (soprattutto Canada e Stati Uniti). Due anni di commissariamento e poi a maggio le elezioni e il nuovo Sindaco. Si riparte da una donna,come in altri due comuni siciliani. Maria Giuseppa (Mariella per tutti) Bruno ha voluto subito dare un segnale, con la sua giunta, per un futuro diverso per il piccolo centro dell’agrigentino. Un premio letterario,“Torre dell’orologio”, ed una settimana dedicata alla cultura “Siculiana tra le righe… un libro tra le mani”, con una madrina d’eccezione come Simonetta Agnello Hornby. La scrittrice, avvocato dei minori nel Regno Unito, è una discendente della famiglia Angello proprio originaria di Siculiana.
E così a 700 anni dalla sua fondazione, Siculiana riparte dalla cultura e dalla “parola scritta”.Nel raccontare la “Malitalia” ci piace anche segnalare la sua controparte, “Ma l’Italia”, quella che si batte per una società diversa, che crede che la conoscenza sia un investimento fruttifero con il quale sconfiggere anche il crimine organizzato.
Cerchiamo di capire come e perché Mariella Bruno è diventata Sindaco e dove vuole arrivare.
Lei è una delle 3 donne sindaco elette nell’ultima tornata elettorale. La sua è una scelta o una sfida?
Anzitutto è stata una scelta condivisa con un gruppo formato in prevalenza da giovani e strutturata secondo un progetto ben definito. Progetto che ho condiviso con entusiasmo nella consapevolezza che molto si può fare perché questo paese esca dallo stato di abbandono e appiattimento in cui si trovava. La nostra idea mira, da un lato ad una rinascita socio- culturale e, dall’altro, allo sfruttamento delle tante risorse naturali presenti nel nostro territorio, che ha una vocazione turistica innata ma poco sviluppata. E’ stata anche una sfida non solo perchè donna in un contesto in cui la politica è stata patrimonio esclusivo degli uomini, ma anche perchè sono fermamente convinta che un futuro migliore per Siculiana è possibile e la mia Amministrazione ha le carte in regola per potere lavorare bene
Siculiana è stata commissariata per infiltrazioni mafiose. Quanto è difficile amministrare un comune con questo passato? Quali sono, secondo lei, i pericoli maggiori?
Siculiana è stata commissariata per mafia ,però il fenomeno non è radicato qui più che altrove.E’ chiaro che esistono dei centri di potere che caratterizzano la realtà siciliana in genere e, per un comune che vuole puntare al turismo quale principale risorsa economica , l’immagine riveste una notevole importanza ed il passato che ci troviamo a gestire certamente non ci aiuta. Ma siamo determinati e convinti ad imprimere un nuovo corso al paese, evidenziando tutte le positività presenti.Il maggiore pericolo è che questo nostro impegno non venga recepito dai siculianesi, con il rischio che non avvenga il processo di emancipazione culturale necessario affinchè il nostro lavoro possa produrre i risultati che ci attendiamo.
Omertà, collusioni, compiacenze. Come dice Don Luigi Ciotti bisogna “togliere l’acqua di cui il pesce si alimenta”. Quanto è cresciuta in Sicilia la consapevolezza della legalità? O siamo solo ad una legalità “sostenibile”?
Io credo fermamente che, oggi, i siciliani abbiano una maggiore consapevolezza del concetto di legalità, perchè non posso credere che il sacrificio di grandi uomini sia stato vano. Sono, altresì, consapevole che ancora molto ci sia da fare poichè , ancora oggi, ci sono, purtroppo, fenomeni riconducibili alla mafia che impediscono l’affermazione completa del concetto di legalità, quale elemento fondante della nostra società. Comunque, io interpreto la mia vittoria come manifestazione della volontà di cambiare dei siculianesi e mi fa riflettere sul fatto che , quando un progetto è credibile può imprimere segnali importanti.
Si parla di educazione alla legalità. Della cultura come strumento di crescita. E’ per questo che ad un mese dal suo insediamento ha dato vita a “Siculiana tra le righe… un libro tra le mani”? E cosa spera di ottenere?
Nessun processo di rinnovamento e sviluppo economico può affermarsi senza il supporto di una valida crescita culturale.L’idea del concorso letterario è un primo passo in questa direzione.Il fatto che una scrittrice del calibro di Simonetta Agnello Hornby abbia sposato a pieno la nostra idea mi inorgoglisce e mi fa bene sperare che la strada intrapresa sia quella giusta.
Un altro scampolo di Italia diversa da raccontare e conoscere.
(Pubblicato su www.malitalia.it il 31 agosto 2010)