Mara sospira:”Cosa vuoi, purtroppo gli errori si pagano e io ne ho commessi proprio tanti, fidandomi delle persone sbagliate”.
Forse è questa la frase che racchiude il senso della storia raccontata da Mario Falcone in “Un’amara verità”. La vita ci gioca strani scherzi e qualche volta ci pone di fronte alla nostra storia in modo brusco e inatteso. Tornano a galla i dolori mai sopiti, le ferite si riaprono e tornano a sanguinare. Il tempo mitiga tutto si dice ma non è così.E’ proprio vero che ciò che ci è successo ci rimane dentro anche quando lo si è nascosto,quando lo si è rifiutato. Anche quando si è pensato che non sia mai esistito. E prima o poi si fanno i conti con il nostro passato.
Ma non è solo il racconto di errori e vite che entra nel libro. E’ anche il racconto della provincia italiana, in questo caso Messina, uguale in Sicilia come in Lombardia, dove per il nome di famiglia si è disposti a tutti anche a passare sopra una morte. Dove la commistione tra potere politico,criminale e “occulto” è forte e trasversale. Dove “grembiulini” e “muratori” vanno a braccetto con l’onorata società.
Uno spaccato della nostra società, borghese e non, dove molto ci si riempie la bocca di etica e morale ma nei fatti poi tutto è possibile. Anche che un uomo che ha giurato fedeltà allo Stato lo tradisca per i soldi e la cocaina. Ma di queste cose ne leggiamo tutti i giorni e forse, ahimè, ci siamo assuefatti.
La protagonista è Mara, donna in carriera ma capace di grandi emozioni e alla fine del libro capiremo le sue tristezze,la sua ricerca di amore. Non è un’eroina, assolutamente, ma una donna vera. E come una donna vera sa comportarsi di fronte alla tempesta che le si rovescia addosso. La descrizione che Mario Falcone fa di lei è anche la descrizione di come, in molti casi, le donne sappiano uscire dalle peggiori bufere anche più forti di prima. Come siano capaci di reggere mille fronti nello stesso momento.
La scrittura,sinuosa ed agile da sembrare già un film, ti porta dentro un groviglio di situazioni che ti rapiscono. Le immagini, le vedi. Forse leggendo ognuno di noi avrà un’idea precisa di quale fisionomia abbiano i protagonisti: Snake, Mara,l’Avvocato…….Nel libro il vice questore Mara Tusciano ha i capelli biondi e io per tutto il libro l’ho vista con i capelli neri…..Diventi anche tu un investigatore provi a pensare la prossima mossa:ma nulla ti può preparare a ciò che Mara,la protagonista, scoprirà anche di se stessa e di come risorgerà, come un’araba fenice, dalle sue stesse ceneri.